Nel settore tessile, l’anidride carbonica (CO₂) è presente in diverse fasi della produzione, in particolare nei processi di tintura, finissaggio e trattamento delle acque reflue. Anche se spesso considerata un gas a basso rischio rispetto ad altri, la CO₂ può rappresentare un pericolo significativo in ambienti chiusi o scarsamente ventilati. Per questo motivo, una corretta rilevazione è fondamentale per garantire la sicurezza degli operatori e la continuità dei processi industriali.

Perché monitorare la CO₂ nel settore tessile?
L’anidride carbonica è un gas incolore e inodore, più pesante dell’aria, che tende ad accumularsi nelle zone basse degli ambienti. In concentrazioni elevate, può causare sintomi come mal di testa, vertigini, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, asfissia.
Nel settore tessile, l’impiego di CO₂ può avvenire:
Nel trattamento dei tessuti con CO₂ supercritica, utilizzata come solvente ecologico per la tintura di fibre sintetiche;
Nella carbonatazione di acque reflue per il controllo del pH;
In ambienti con sistemi HVAC industriali, dove l’accumulo accidentale può derivare da processi collegati.

Normative e linee guida
Secondo le normative europee e internazionali, la soglia di esposizione a lungo termine (TLV-TWA) per la CO₂ è di 5000 ppm (0,5%), mentre la soglia di esposizione a breve termine (TLV-STEL) è di 15000 ppm (1,5%). Superare questi limiti può compromettere la salute degli operatori e generare problemi di conformità per le aziende.
Tecnologie per la rilevazione di CO₂
Le soluzioni per il monitoraggio della CO₂ si basano principalmente su due tecnologie:
Sensori a infrarosso (IR): sono i più diffusi e affidabili per applicazioni industriali. Funzionano misurando l’assorbimento della luce infrarossa da parte delle molecole di CO₂. Offrono elevata precisione, lunga durata e bassa manutenzione.
Sensori elettrochimici: meno comuni per la CO₂, ma utilizzati in alcune applicazioni specifiche. Sono più sensibili a variazioni ambientali.
La scelta della tecnologia dipende dal contesto applicativo, dalla precisione richiesta e dalle condizioni ambientali. Per ambienti industriali come quelli del settore tessile, i sensori a infrarosso rappresentano oggi lo standard più affidabile.


Verso una produzione più sicura e sostenibile
La rilevazione continua della CO₂ non solo migliora la sicurezza dei lavoratori, ma consente anche una gestione più efficiente dei processi produttivi, con un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale. Monitorare significa prevenire, e prevenire significa proteggere persone, impianti e investimenti.

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SMART 3G D2
Idoneo per rilevare in aree classificate la presenza di sostanze infiammabili, gas tossici, refrigeranti e ossigeno. Certificato ATEX, IECEx e SIL2/3.

SMART 3G D3
Idoneo per rilevare in aree classificate,
Certificato ATEX, IECEx e SIL2/3, consente una taratura in campo non intrusiva.

SMART 3G C2
Idoneo per rivelare, in aree classificate, la presenza di sostanze infiammabili (% LFL), di gas tossici in ppm, gas refrigeranti oppure per la rivelazione di deficienza o eccesso di ossigeno.
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