Rilevazione gas nelle serre
Le serre rappresentano un ambiente controllato in cui è possibile ottimizzare le condizioni climatiche per favorire la crescita di colture specifiche durante tutto l’anno. Tuttavia, questo ecosistema è anche soggetto a rischi legati alla presenza di gas potenzialmente pericolosi, sia per la salute umana che per la produttività delle piante. La rilevazione dei gas all’interno delle serre è quindi un aspetto fondamentale per garantire sicurezza e sostenibilità.
Rilevazione gas nelle serre: quali sono i rischi
All’interno delle serre, diversi processi biologici, chimici e tecnologici possono generare gas nocivi o alterare la qualità dell’aria. Tra i principali motivi per cui è cruciale monitorare i gas ci sono:
- Salvaguardia della salute dei lavoratori: Gas come il monossido di carbonio (CO) o l’ammoniaca (NH3) possono raggiungere concentrazioni pericolose, soprattutto in ambienti chiusi
- Benessere delle colture: La presenza di livelli eccessivi di anidride carbonica (CO2) o di ossigeno (O2) può influenzare negativamente la fotosintesi e la crescita delle piante
- Prevenzione di incendi o esplosioni: Alcuni gas, come il metano (CH4) o l’idrogeno solforato (H2S), possono creare condizioni di rischio se accumulati in concentrazioni elevate
- Efficienza energetica e ottimizzazione: Monitorare i gas permette di regolare sistemi di ventilazione e riscaldamento, riducendo sprechi e consumi
Rilevazione gas nelle serre: quali sono i gas più comuni
A seconda del tipo di coltura e delle tecnologie utilizzate nella serra, diversi gas devono essere tenuti sotto controllo. Tra i più comuni:
- Anidride carbonica (CO2): Fondamentale per la fotosintesi, ma in concentrazioni troppo alte può essere dannosa
- Monossido di carbonio (CO): Deriva spesso da generatori di calore o attrezzature mal funzionanti
- Ammoniaca (NH3): Particolarmente presente nelle serre che utilizzano fertilizzanti azotati
- Ossigeno (O2): Importante da monitorare in sistemi di coltura idroponica o aeroponica
- Metano (CH4) e idrogeno solforato (H2S): Possono derivare dalla decomposizione di materiale organico
Rilevazione gas nelle serre: quali tecnologie vengono usate
I sensori utilizzati dai rilevatori di gas fissi nelle serre possono sfruttare diverse tecnologie, ognuna adatta per specifici gas e condizioni ambientali. Tra le più utilizzate troviamo:
- Sensori a infrarossi (IR): Ideali per la rilevazione di gas come CO2 e CH4. Utilizzano la capacità dei gas di assorbire specifiche lunghezze d’onda della luce infrarossa per determinare la loro concentrazione
- Sensori elettrochimici: Utilizzati per rilevare gas come CO, NH3 e H2S. Questi sensori misurano le reazioni chimiche tra il gas target e un elettrolita, producendo un segnale elettrico proporzionale alla concentrazione
- Sensori catalitici: Adatti per gas infiammabili come CH4. Funzionano rilevando il calore prodotto dalla combustione del gas su un catalizzatore
I sensori vengono scelti in base al tipo di gas da monitorare e alle esigenze specifiche della serra, come il livello di precisione richiesto e la compatibilità con altri sistemi di monitoraggio.
I nostri prodotti per la rilevazione gas nelle serre
Per la rilevazione di gas all’interno delle serre la serie di rilevatori di gas SMART 3G è l’ideale:
SMART 3G D2
Idoneo per rilevare in aree classificate la presenza di sostanze infiammabili, gas tossici, refrigeranti e ossigeno.
Certificato ATEX, IECEx e SIL2/3
SMART 3G D3
Idoneo per rilevare in aree classificate,
Certificato ATEX, IECEx e SIL2/3, consente una taratura in campo non intrusiva.
SMART 3G C2
Idoneo per rivelare, in aree classificate, la presenza di sostanze infiammabili (% LFL), di gas tossici in ppm, gas refrigeranti oppure per la rivelazione di deficienza o eccesso di ossigeno.
L'utilizzo della Realtà Aumentata
Attraverso l’utilizzo della realtà aumentata è possibile visionare nel dettaglio i nostri rilevatori gas, aprirli per vedere i componenti e leggere dei dettagli tecnici.
I nostri rilevatori in realtà aumentata sono disponibili su Instagram.